Davvero ci sono figli prediletti?
In molti sostengono, non si sa se con ragione oppure no, che le bambine si affezionano di più al papà e i maschietti alla mamma. Probabilmente è vero, viene anche confermato da molte testimonianze di ragazzi e ragazze già cresciute che raccontano le loro esperienze ma questo è reciproco per i genitori?
Mamma e Papà hanno figli prediletti?
Lo sappiamo che le mamme e i papà che ci stanno leggendo stanno mentalmente dando ragione oppure torto e questa tesi che abbiamo appena avanzato e in cuor loro stanno facendo orgogliosamente facendo mente locale agli atteggiamenti dei propri figli in cerca di attesa o smentita.
La domanda a sorpresa che stiamo per porre è l’esatto contrario di quanto finora detto. E’ vero che i genitori sono l’esatto contrario di quanto si ritiene sia per i figli? In altre parole, molti sostengono che le mamme prediligono le figlie femmine mentre i papà si sentono più trasportati, più dedicati ai figli maschi ma questo risponde a verità?
Gli studi al riguardo
Alcuni ricercatori hanno svolto uno studio in cui sono stati coinvolti 423 uomini e 347 donne, mamme e papà, e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista specializzata “Scientific Reports”.
Le persone coinvolte hanno risposto a dei questionari e sono stati sottoposti a dei Test. In una delle prove i partecipanti allo studio hanno dovuto indicare, in caso di donazione ad un ente ipotetico; questi enti indicati metà si occupavano di soli bambini, l’altro 50% solo di bambine.
Un altro test proponeva termini tipicamente maschili ed altri tipicamente femminili. I partecipanti hanno dovuto di getto, senza troppe riflessioni, associare termini con accezioni cattive e altre con significati riconosciutamente positivi.
Lo scopo era valutare come i partecipanti, a seconda del loro genere, associavano le accezioni positive e negative a termini maschili e femminili.
Alla ricerca di conferme
Nel 1973 due ricercatori erano arrivati alla conclusione che anche lo status economico influisce sulla predilezione dei figli. In particolare lo studio di Trivers-Willard sosteneva che i genitori in buone condizioni economiche tendevano ad investire preferibilmente sui figli maschio mentre le famiglie meno abbienti tendevano verso la figlia femmina.
I ricercatori attuali hanno, quindi, voluto andare alla ricerca di conferme di questa ipotesi ma le evidenze attuali indicano che non vi sono influenze di carattere economico e di livello di istruzione rispetto a quanto sostenuto da Trivers-Willard.
I risultati dello Studio
Nel complessivo dei questionari e dei Test eseguiti risultano chiaramente gli orientamenti delle mamme e dei papà che si sono sottoposti allo studio.
A prescindere dalle condizioni economiche e dal livello di istruzione è risultato che la grande maggioranza delle donne sarebbe più propensa a donare a favore di enti che si occupino di bambine e nello stesso tempo sarebbero maggiormente favorevoli all’adozione di figlie femmine.
I papà, invece, hanno mostrato una maggiore propensione sbilanciata a favore di figli maschi ma in misura meno conclamata delle mamme Rispetto al legame tra condizione economica e predilezione per il genere dei figli, la ricerca del 1973, in sostanza, lo studio attuale ha smentito io risultati di quella ricerca.
Cambiamenti nella società?
Il motivo non si conosce; certamente i ricercatori di oltra 45 anni fa erano giunti seriamente a queste conclusioni. Molti anni sono passati e la società stessa è cambiata, sono cambiati i valori, il modo di vivere e di pensare.
Sono questi i motivi della differenza nelle conclusioni tra i due studi? E’ molto probabile. non essendo credibile l’ipotesi di errori tanto grossolani nella conduzione dei due studi tali da portare a conclusioni diametralmente opposte.
In ogni caso il fatto che un genitore possa avere maggiore affinità con un figlio invece dell’altra può essere normale e comprensibile ma l’intelligenza del genitore si misura su quanto riesce ad essere imparziale nonostante tutto.